Sono quasi tutti ragazzi africani sui 20 anni. Si capisce che sono stati autonomi, nel loro viaggio hanno lavorato e son stati responsabili, come uomini. Anche se qualcuno è un mascalzone.
Cercano sostegno emotivo come ragazzini. In alcuni di loro lo si nota più che in altri. Come lui che ritorna di nuovo oggi per chiedere informazioni sulla data di inizio corso. O quelli che continuano a chiamare tutte le donne “mamma”. O l’altro che non faceva niente nel test, se non stavi lì accanto.
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