”Per funzionare bene il corpo umano deve innanzitutto saper dormire, il che non significa solo andarsene a letto e chiudere gli occhi. Esiste una vera e propria cultura del sonno. Dopo aver dormito bene, ogni essere umano deve saper mangiare, evitando di introdurre nell’organismo qualsiasi sostanza estranea ai suoi reali bisogni. Poi deve saper lavorare, ma, come ormai qui da noi tutti fanno, lavorare il meno possibile, non più di tre ore al giorno. Ogni giorno deve saper imparare, qualsiasi cosa, ma sempre collegata al desiderio di conoscere, semplicemente come nutrimento della personalità. Deve saper dare, perché dare non è solo uno dei massimi piaceri ma anche un meccanismo di rinnovamento del pensiero e della personalità. Poi deve saper creare, lasciando una traccia di sé e della propria unicità, come dice un nostro poeta kirghiso: c’è qualcosa di più sottile e profondo che voltarsi continuamente a contemplare il cammino percorso, il cammino sul quale, se non si sono lasciate tracce, si è persa per sempre la vita. Poi deve saper amare e saper fare l’amore, arte qui da noi prima affidata al caso e conosciuta solo superficialmente, ora divenuta materia di dialogo e di conoscenza. Infine è fondamentale saper vedere quel velo di mistero che copre ogni cosa. Ovvero saper guardare gli oggetti e le persone che ci circondano ogni giorno, come se li vedessimo per la prima volta.”
(da Lettere dalla Kirghisia, di Silvano Agosti)
“Each woman has potential access to Rio Abajo Rio, this river beneath the river. She arrives there through deep meditation, dance, writing, painting, prayermaking, singing, drumming, active imagination, or any activity which requires an intense altered consciousness. A woman arrives in this world-between worlds through yearning and by seeking something she can see just out of the corner of her eye. She arrives there by deeply creative acts, through intentional solitude, and by practice of any of the arts. And even with these well-crafted practices, much of what occurs in this ineffable world remains forever mysterious to us, for it breaks physical laws and rational laws as we know them.” (p.30)
(da Donne che corrono coi lupi, di Clarissa Pinkola Estés )
Proprio come un bambino vive pienamente nel presente, quando amate, fate che tutto il vostro essere sia presente in quell’amore, senza alcuna divisione o riserva. Non fate niente in modo parziale, fatelo pienamente vivendo nell’attimo presente. Non crogiolatevi nel passato, non vi aggrappate ad esso. Dimenticate il passato e smettetela di sognare il futuro. Esprimetevi rimanendo pienamente presenti, proprio ora. Niente, né il rimpianto per il passato né le ansietà per il futuro, dovrebbero interferire con il fluire mentre esprimete i vostri sentimenti interiori. Lasciate andare ogni cosa, e fate che tutto il vostro essere fluisca nel vostro stato d’animo. Questo è esattamente ciò che fa il bambino.
Mata Amritanandamayi Devi (Amma)
Dal sito www.meditare.it
ciao è possibile consultare la tua tesi a pagamento?
Grazie
Fulvia
fulang2000@yahoo.it
Ciao 🙂
potresti dirmi dove trovare i testi di Jane Dick Zatta? Li ho cercati ovunque ma sono introvabili.
Ti ringrazio
manucapob@gmail.com
Ce l’ho da tanto tempo… non ricordo bene se preso alla CLEUP di Padova. Ma ora li troverai solo in biblioteche? Chiedere alle associazioni che si occupano di zingari o al sistema interbibliotecario…