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Scriverne… ancora? Gaz festivali 2

… scrivere di un’altra attesa della brutalità della polizia? Era stato detto già giorni fa che sarebbero stati brutali contro la manifestazione del 31 maggio in ricordo delle vittime delle proteste dello scorso anno. Che toccheranno tutte le città della Turchia. Brutali… non mancano le loro promesse. Oggi pure è stato detto che chiunque manifestasse sarebbe stato arrestato.

No, non è democrazia. È Erdoğan-crazia. “Se mi fai buuuu ti becchi una sberla” ha detto in persona a un minatore di Soma, quando si è presentato lì dopo la tragedia nella miniera in cui sono morte… quante? 700 persone? Ha poi aggredito in un  supermercato una ragazza che non voleva che entrasse lì per sfuggire alla folla, perchè lo considerava corresponsabile della tragedia.

Indignarsi è un lusso. Internet è pure lento… rischi di non sapere in che ginepraio ti metti, finire in mezzo agli scontri. D’altronde, lui ci ha consigliato di non farci troppo coinvolgere dal mondo virtuale di Twitter, Facebook e Youtube, ieri… lui che ancora non ne ha riaperti due, di questi siti, nonostante una sentenza obblighi a farlo.

Su Facebook per la giornata era stato lanciato un evento: Gaz Festivali 2. Ironia nella sfortuna… certo che del gas lacrimogeno era atteso ed hanno scherzato sul fatto che fosse un festival organizzato allo scopo. Dal pomeriggio la polizia staziona anche nel nostro quartiere. C’è da stupirsi… non ci hanno rinchiuso dentro bloccando con delle reti di ferro tutte le vie laterali, come il primo maggio. Hanno solo provveduto a recintare il Gezi Park ieri notte. Oggi la polizia è perlopiù in borghese, ci sono quelli che sembrano nonni-vigile paciosi, negli angoli delle strade, e non sanno come fare passare il tempo… la protesta è prevista per le 7 di sera.

Quando si avvicinano le 17 la tensione è alta, a Taksim, ma si stanno trattenendo. Il “Gaz Festivali 2” ha un orario di inizio obbligatorio. Nell’attesa, si arresta qualcuno che canta slogan ed un giornalista della CNN che fa un servizio, in diretta, tanto per far capire alle tv internazionali l’aria che tira.

Pochi minuti dopo le 19, ecco che in Istiklal cominciano a sparare gas lacrimogeno. Ce lo fa sapere qualcuno su Twitter, perchè di andarci non se parla. Verso le  venti arriva la notizia che la polizia ha colpito con i cannoni ad acqua uno dei carrettini di simit che stanno in Istiklal ed il vetro è esploso ferendo parecchi manifestanti.Bo-kRrgCEAIh-gN

InBo-etUXIYAEILJioltre, sembra che stiano bloccando tutti gli accessi a Taksim ma che lo shuttle per l’aereoporto, utile ai turisti, stia ancora operando, da lì, dentro la piazza. Il problema è riuscire ad arrivarci senza che ti arrestino…

Dopo poco arriva la notizia che i manifestanti da Besiktas stanno risalendo attraverso Tesvikiye e Nisantasi, i quartieri bene, fino a qui, dove viviamo noi, Osmanbey, per raggiungere piazza Taksim evitando il blocco della polizia sulla via principale, letteralmente riempita di autobus e forze di polizia. In ogni caso devono attraversarla, quella via, per venire qui. Ah, si comunica in Twitter pure che la polizia avrebbe usato proiettili di plastica contro i manifestanti, qui vicino.

Quando esco dopo le 20 incrocio in una viuzza pedonale qui vicino un gruppo di ragazzi che camminano quieti, con ampi zainetti, che, stranita, mi sembrano turisti di quelli che amano camminare in montagna. L’unico dettaglio che stona è che in mano ognuno ha una maschera antigas.

Alle 21, come non succedeva da metà marzo quando è morto Berkin Elvan, la gente di Pangalti comincia il cacerolazo, il concerto di protesta con le pentole. Lo stanno facendo anche Ortakoy e Mecediyekoy, vengo a sapere dagli amici. Anche a Tepebaşı, ma poi qualcuno che sostiene il governo ha urlato e ottenuto che smettessero.

10409691_10152074541206302_1800290009772957001_n Sono uscita, per vedere e sentire meglio il “concerto”, ma ovviamente ha il suo motivo contingente. Gli fanno eco gli applausi dei manifestanti sulla via principale del quartiere e poi partono i loro slogan. In ciabatte, vado a vedere. Guarda a sinistra: vicino al cimitero cattolico, uno sparuto gruppo di persone. Guarda a destra: un TOMA con i lampeggianti. Un TOMA è un cannone ad acqua. Sta immobile, a distanza di 200 metri dal gruppo. Ma aspetta solo poco… poi avanza… dietro ci sono molti poliziotti in tenuta antisommossa, con le armi. La mia ripresa col cellulare fa pena, mi spostavo per allontanarmi, quando ho visto i poliziotti guardare verso la nostra via, cercando anfratti dei palazzi per non essere presa di mira per sbaglio…  Beh, voi pensate che sia il caso di scriverne ancora? Gli scontri sembra vadano avanti nei quartieri limitrofi, Kurtulus e Dolapdere, quartieri poveri e quindi rivoltosi, con lancio di gas lacrimogeno che stavolta non arriva fino a qui.

Non so cosa succederà dopo… ceno e poi magari aggiornerò.

Il live update di Hurriyet è una serie di flash:

  • 19.37:  anche il parlamentare İlhan Cihaner del partito di opposizione CHP era fra la folla che cercava di fermare un cannone ad acqua.
  • 19.47: Alcuni manifestanti sparano fuochi d’artificio contro la polizia a Taksim, mentre due bambini sarebbero stati detenuti con l’accusa di avere tirato pietre con la fionda contro funzionari di polizia.24619284
  • h. 20.40: nel quartiere di Tarlabaşı un uomo si è messo a suonare il flauto mentre la polizia rincorreva i manifestanti, in segno di protesta… è stato applaudito, poi se ne è andato, secondo Doğan News Agency.
  • 20.54: i ponti che connettono la parte asiatica a quella europea sono stati bloccati, come la metro e i traghetti. Alcune persone hanno cercato di attraversare a piedi – cosa proibita sempre – il ponte sul Bosforo che connette la parte asiatica a quella europea. Sono stati bloccati dalla polizia.
  • 21.45: Human Rights Association (İHD)  ha dichiarato che 76 persone sono state arrestate e 11 ferite, oggi a Istanbul. Ad Ankara, 17 arrestati.
  • 22.44: un articolo con le 10 scene di horror di oggi.
  • 23.00: anche se in alcune zone continuano, Taksim Solidarity ha annunciato che la sua protesta è finita. Ma testimoni raccontano che a Taksim continua…

Ottimo riassunto con foto dal pomeriggio qui.

 

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Questa voce è stata pubblicata il 31 Maggio 2014 da in democrazia, diritti umani.

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